Bibliomanie

La crisi del Trecento e la Peste Nera. Letture e prospettive
di , numero 53, giugno 2022, Saggi e Studi

La crisi del Trecento e la Peste Nera. Letture e prospettive

Dal gennaio 2020 la vita di tutti in ogni suo aspetto è stata condizionata dal Coronavirus. Con la diffusione dei primi contagi l’intero pianeta si è scoperto fragile e impreparato di fronte a una pandemia che si cerca ancora di contenere e sconfiggere. Ciò significa non solo arginare e risolvere l’emergenza sanitaria, ma anche gestirne le conseguenze socio-economiche, interrogarsi sulle cause e ridurre la gravità degli effetti. In un momento così difficile e “fuori dall’ordinario” è tornato forte tra gli studiosi e gli appassionati di storia l’interesse per le grandi epidemie del passato. E come non ricordare, fra queste, la più funesta e devastante, vale a dire la Peste Nera del Trecento, che sterminò – si stima – almeno un terzo (circa trenta milioni di persone) della popolazione europea complessiva. Da questa premessa, il presente contributo si prefigge un duplice obiettivo. Da un lato, intende ripercorrere, a grandi linee e senza alcuna pretesa di esaustività, i cambiamenti intervenuti nel corso del XIV secolo, prima e dopo il dilagare dell’epidemia, alla luc... continua a leggere

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Perché progettare un nuovo Medio Evo oggi? Riflessioni su un’avanguardistica mostra londinese
di , numero doppio 46/47, luglio 2018/giugno 2019, Saggi e Studi

Perché progettare un nuovo Medio Evo oggi? Riflessioni su un’avanguardistica mostra londinese

Il primo marzo del corrente anno, una virtuale capsula del tempo è approdata presso il Museum of the Order of St. John, a Londra. Vi ha portato in mostra un campionario di “scene, visioni e frammenti di una storia alternativa” del Medioevo. Anzi, del TechnoMedioevo, con l’obiettivo di condurre «un’esplorazione audace e avventurosa nell’arte contemporanea», dimostrando «i modi con cui la nuova tecnologia può essere utilizzata per reinterpretare soggetti storici». Ora, già l’unione del prefisso “tecno” con il sostantivo “medioevo” potrebbe prestarsi a qualche malinteso o fraintendimento, parendo forse un azzardo, se non un paradosso, rapportare il concetto di tecnologia e le funzioni della stessa ad un’età che solitamente passa per essere regressiva e fortemente deficitaria sul piano delle acquisizioni scientifiche e tecnologiche. E non solo di quelle, va da sé. Se poi vi si aggiunge che a postulare l’esistenza di un siffatto Medioevo, alternativo e a suo modo tecnologico – o, meglio, post-tecnologico – sia un gruppo di studiosi, ricercatori, storiografi e artisti consociatisi q... continua a leggere

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