Bibliomanie

“Algo habrán hecho”: eufemismos en las campañas sanitarias del VIH-SIDA en la Argentina entre 1987 y 1996
di , numero 53, giugno 2022, Saggi e Studi

“Algo habrán hecho”: eufemismos en las campañas sanitarias del VIH-SIDA en la Argentina entre 1987 y 1996

Según los datos brindados por el Ministerio de Salud de la Nación Argentina, en 1982 se registró el primer caso de Vih-sida en el país. La evolución de la epidemia alcanzó su pico máximo en 1996 con 2.098 defunciones como consecuencia de dicha enfermedad, número significativamente inferior al registrado en el país vecino de Brasil para el mismo año, en donde se llegó a 15.017 muertes. A partir de entonces, se observó un descenso en la tasa de mortalidad, coincidiendo con la disponibilidad de la terapia antirretroviral. Actualmente, se estima que 140.000 personas viven con Vih y el 17% de ellas desconoce su diagnóstico. Con respecto a la distribución de los casos según sexo asignado al nacer, existe una predominancia histórica en varones cis, alcanzando para el año 2020 casi el 70% de los casos diagnosticados. Según los datos registrados, entre 2019 y 2020 se diagnosticaron 2,4 varones cis por cada mujer cis, con una mediana de edad de 32 y 35 años respectivamente. Caso contrario se observa entre las personas trans, ya que de los 4.500 diagnósticos anuales que se vienen regi... continua a leggere

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Le memorie della violenza statale contro la diversità sessuale nell’ultima dittatura militare argentina
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

Le memorie della violenza statale contro la diversità sessuale nell’ultima dittatura militare argentina

Da circa quindici anni in Argentina l'attivismo della diversità sessuale si dedica intensamente a elaborare le memorie del suo recente passato. Gli attivisti e le attiviste hanno articolano le loro rivendicazioni verso lo Stato a partire dal recupero delle esperienze delle persone gay, lesbiche e trans durante l'ultima dittatura militare nel paese sudamericano, caratterizzata dalle più orrende violazioni dei diritti umani. Tra il 1976 e il 1983, trentamila dissidenti politici, personalità della cultura e delle arti e persone comuni sono state illegalmente detenute dalle forze armate, trasferite in centri di detenzione clandestina, torturate e assassinate. I corpi della maggior parte di questi trentamila desaparecidos non sono mai stati recuperati: molti prigionieri sono stati gettati in mare ancora vivi, altri sepolti in fosse comuni in luoghi mantenuti segreti. A causa dell'aumento delle persecuzioni, nel 1976 la militanza gay organizzata si è dissolta. Nel 1983, alla fine della dittatura, il movimento gay si riorganizza per resistere alla persecuzione quotidiana della polizia che, nonostante il passaggio alla d... continua a leggere

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GRID: Gay Related Immune Deficiency
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

GRID: Gay Related Immune Deficiency

Fin dalla sua scoperta, il fenomeno dell’Aids è stato accompagnato da significati metaforici, ideologici e politici. L’Aids, come sostiene Paula Treichler, si innesta in un punto d’intersezione tra molteplici narrative – trovando così posizione in una rete già dotata di senso. La “carriera discorsiva” del fenomeno si rivela, ad un’attenta lettura, molto consistente: non solo il senso circolante nei vari contesti sociali si rivela molto diversificato (con competenze variabili sull’argomento da parte dei diversi attori sociali) ma, ben più profondamente, sono proprio i discorsi specialistici delle discipline interessate ad adottare, nei riguardi del tema, diversi approcci e chiavi di lettura. Il silenzio accademico nel contesto italiano denunciato da Luigi Lombardi Satriani nel 1995 può in effetti dirsi di gran lunga superato: a partire dagli anni novanta, l’Aids è stato oggetto di studio privilegiato in numerosi campi del sapere, tanto da condurre Eileen Moyer – in un saggio che si propone di offrire una cornice teorica degli studi in merito – a definire il compito di offrire una ricos... continua a leggere

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La patologización homosexual. Una comprensión comparada del miedo al SIDA y sus modelos de resistencia en la cultura visual de Estados Unidos y España (1986-1992)
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

La patologización homosexual. Una comprensión comparada del miedo al SIDA y sus modelos de resistencia en la cultura visual de Estados Unidos y España (1986-1992)

La reciente publicación de Avram Finkelstein Odio a l*s héteros: separatismo y sida en los años 80 (2020), nos sirve como referente para posicionarnos en la actualidad. Después de siglos de ocultamiento, encontraremos que el trabajo sobre materiales de archivo queer se sostiene como un trabajo que nos interpela aún hoy en día. Según Finkelstein, tras varias décadas de asimilacionismo queer impuesto, «la radicalidad queer no ha podido ser eliminada fácilmente de las conceptualizaciones reflexivas que abordan nuestra identidad en forma crítica o exhaustiva». Frente a una historiografía LGBTIQ+ española que enfatiza en los avances en materia de inclusión legislativa y social, pienso que recuperar algunos archivos e imágenes donde se explicitan claramente la opresión de las mal consideradas sexualidades minoritarias, permite también rescatar y resignificar el potencial disruptivo de una cultura politizada a través del sexo y la disidencia que se ha mantenido posteriormente en las formas de interpretación y contemplación de los materiales sobre SIDA, en el que el panorama mediático ha privil... continua a leggere

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同志文化: la cultura omosessuale cinese
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

同志文化: la cultura omosessuale cinese

Il termine Tongzhi 同志, comunemente utilizzato in Cina per designare un omosessuale, è relativamente recente. Tuttavia, due caratteri che lo compongono - 同tong (stesso, comune) e 志zhi (ideale o aspirazione) – erano già presenti nel cinese classico. Risale al 1911 l’utilizzo di questo binomio con un’accezione del termine completamente diversa. Il 1911 fu l’anno in cui diversi ribelli antigovernativi cinesi lanciarono una protesta politica con connotazione anticoloniale ed antioccidentale verso la dinastia Qing, a cui fra le altre cose contestavano l'aver consegnato il progetto per lo sviluppo della rete ferroviaria alle potenze occidentali, che in quel periodo storico occupavano la Cina, uscita sconfitta dalla seconda guerra sino-giapponese. Per la prima volta nella storia cinese moderna, questi due caratteri vennero associati per alludere a una forma di cameratismo e condivisione di ideali politici ed ideologici. L’origine di questo binomio è riconducibile al motto di di Sun Yat-Sen (1866-1925): «革... continua a leggere

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Pier Vittorio Tondelli e il romanzo di formazione queer
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

Pier Vittorio Tondelli e il romanzo di formazione queer

L’omosessualità è un tema centrale, costitutivo, nell’opera di Pier Vittorio Tondelli. Eppure è stata per molto tempo, soprattutto negli anni successivi alla scomparsa dell’autore, affrontata con riserbo, perlomeno dalla critica italiana. Nel contesto anglosassone, invece, ha costituito la preoccupazione principale attraverso la quale molti studiosi si sono avvicinati alla sua opera. Le ragioni di questa difficoltà sono molteplici, tra cui sicuramente figura la morte prematura dell’autore a causa dell’Aids, nel 1991. È inoltre possibile che abbia agito un qualche pregiudizio nei confronti di orientamenti critici, influenzati dagli studi culturali, in cui l’identità dell’autore è un tema di rilievo centrale. Fa testo, per esempio, uno studio tra i più comprensivi dell’opera di Tondelli – dove peraltro non mancano pagine importanti dedicate all’omosessualità – nel quale Roberto Carnero sostiene che «Tondelli, in realtà, non legge l’omosessualità in termini ideologici e neppure identitari». Carnero rileva che Tondelli stesso, nelle interviste, è scettico nei confronti di categorie quali la ... continua a leggere

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Il flagello sociale. La tratta delle bianche e la repressione dell’omosessualità nel corso del Novecento (1904-1982)
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

Il flagello sociale. La tratta delle bianche e la repressione dell’omosessualità nel corso del Novecento (1904-1982)

Il 18 luglio 1960 l'Assemblea nazionale francese, sotto la presidenza di Charles de Gaulle, approvava una legge (la numero 60-773) con la quale si autorizzava il governo a procedere per ordinanze (ossia per decreti presidenziali che non necessitano a tutti i costi di un voto parlamentare) al fine di proteggere la società francese da “flagelli sociali” come l'omosessualità, l'alcolismo, la tubercolosi, la prostituzione e il prossenetismo, ossia il sostentamento con i proventi della prostituzione. Tale legge permetteva, il 25 novembre dello stesso anno, la promulgazione di un'ordinanza (la numero 60-1245) con la quale si integrava l'articolo 330 del codice penale col comma 2, al quale si prevedeva il raddoppio della pena per oltraggio al pudore «nel caso esso consistesse in atti contro natura con un individuo dello stesso sesso, [...] inclusi i casi di rapporti omosessuali.» Parallelamente, in Italia, il 22 gennaio 1960 veniva presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge che aveva come obiettivo quello di rendere l’omosessualità un reat... continua a leggere

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Una sentinella della virilità. L’omofobia maschile come baluardo di un ordine di genere tradizionale
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

Una sentinella della virilità. L’omofobia maschile come baluardo di un ordine di genere tradizionale

Ogni forma di stigmatizzazione, pregiudizio, persecuzione di un gruppo sociale può essere analizzata dal punto di vista dei soggetti che subiscono tali manifestazioni identitarie violente, trattando ad esempio dei gravi costi a vari livelli che esse provocano nelle loro vite; ma può anche essere studiata concentrandosi sui soggetti che le producono, e dunque sulle dinamiche culturali, politiche, psicologiche che a livello collettivo sono alla base di simili fenomeni di ostilità. In quest'ultimo caso, naturalmente, l'analisi può rivelare molto non tanto dell'identità soggetta al pregiudizio, quanto di quella da cui proviene il pregiudizio stesso. In queste pagine si proverà a trattare alcuni aspetti storico-culturali dell'omofobia maschile (ovvero intramaschile: da parte di uomini nei confronti di altri uomini), e lo si farà precisamente in questa seconda prospettiva: con l'obiettivo, cioè, di comprendere cosa l'omofobia dica dei soggetti che la praticano e la alimentano, e a quali loro urgenze, insicurezze, contraddizioni identitarie essa venga concepita – consapevolmente o meno ― essere una risposta.... continua a leggere

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L’omosessuale irriverente
di , numero 51, giugno 2021, Note e Riflessioni

L’omosessuale irriverente

«Io sono stanco di essere così intoccabilmente eccezione, ex lege: va bene, la mia libertà l’ho trovata so qual è e dov’è; lo so, si può dire, dall’età di quindici anni, ma anche prima… Nello sviluppo del mio individuo, della diversità, sono stato precocissimo; e non mi è successo, come a Gide, di gridare d’un tratto “Sono diverso dagli altri” con angosce inaspettate; io l’ho sempre saputo». Così si esprime il giovane Pier Paolo Pasolini nei primi anni del Secondo dopoguerra. Nonostante una dichiarazione così assoluta tante volte prima e dopo di essa Pasolini scopre quanto il suo cammino esistenziale sia complesso. In ogni caso al momento in cui scrive egli sa di essere fuori dalla legge e la cosa non sembra turbarlo, si vanta della propria precocità, scomoda persino Gide per dichiarare il suo stato di libertà. Pasolini già poeta affermato, consapevole del suo talento e avviato a un futuro brillante, non immagina che di lì a poco la sua omosessualità diviene di pubblico dominio. Quando il 2 novembre 1975 è ucciso... continua a leggere

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Sulla sodomia ovvero anche sull’omosessualità: norme, pratiche e consapevolezze in età moderna
di , numero 51, giugno 2021, Saggi e Studi

Sulla sodomia ovvero anche sull’omosessualità: norme, pratiche e consapevolezze in età moderna

È del giurista francese Boucher d’Argis la voce Sodomie dell’Encyclopédie di Diderot e D’Alembert ben collocata in quella operazione culturale di grande portata e cristallizzata in poche righe a sintesi di sedimentate opinioni sul tema. Un manifesto di ciò che la storia ha raccolto su questo crimine e sui suoi autori: «est le crime de ceux qui commettent des impuretés contraires même à l’ordre de la nature; ce crime a pris son nom de la ville de Sodome, qui périt par le feu du ciel à cause de ce désordre abominable qui y étoit familier». Sodomia, come si sa, deriva dalla città di Sodoma, distrutta e punita da Dio con tutti i suoi abitanti per non aver accolto nel modo giusto gli angeli inviati dal cielo. La narrazione dei fatti è presentata in Genesi 19 e sulle interpretazioni riguardanti i motivi della sua distruzione e le colpe dei suoi abitanti il dibattito si è ampliato soprattutto tra XIX e XX secolo. Quello che però a noi interessa riprendere, sia pur in forma non sistematica, è la persistenza ... continua a leggere

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