La morte nei libri di ricordi. Pratiche di superamento e di “resilienza” nell’Italia bassomoedievale
L’essere umano è stato da sempre un organismo fragile, sottoposto ad una serie di sfide che minavano costantemente la sua sopravvivenza. Nei nostri primi manuali di storia abbiamo imparato subito come i nostri antenati ominidi fossero in balia tanto degli animali predatori, quanto delle occasionali catastrofi naturali come eruzioni vulcaniche, terremoti, uragani e via dicendo. Anche con l’avvento della civiltà e la creazione di società sempre più complesse e organizzate, l’uomo si è dovuto misurare costantemente con tali difficoltà, e spesso con risultati alterni: ci viene in mente, per esempio, la cosiddetta Peste di Atene che colpì la città greca nel 430 A.C., durante la disastrosa Guerra del Peloponneso. Solo in tempi recenti, in quella piccola porzione della Terra che chiamiamo “Primo Mondo”, problemi e difficoltà legati ad eventi come guerre e malattie endemiche sembrano essere relegati al passato, al massimo alla generazione dei nostri nonni che hanno vissuto gli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Sicuramente è un dato di fatto che l’uomo occidentale vive in cond... continua a leggere
tag: Firenze, libri di ricordi, Peste nera, storia della famiglia
torna su