Il 18 luglio 1960 l'Assemblea nazionale francese, sotto la presidenza di Charles de Gaulle, approvava una legge (la numero 60-773) con la quale si autorizzava il governo a procedere per ordinanze (ossia per decreti presidenziali che non necessitano a tutti i costi di un voto parlamentare) al fine di proteggere la società francese da “flagelli sociali” come l'omosessualità, l'alcolismo, la tubercolosi, la prostituzione e il prossenetismo, ossia il sostentamento con i proventi della prostituzione. Tale legge permetteva, il 25 novembre dello stesso anno, la promulgazione di un'ordinanza (la numero 60-1245) con la quale si integrava l'articolo 330 del codice penale col comma 2, al quale si prevedeva il raddoppio della pena per oltraggio al pudore «nel caso esso consistesse in atti contro natura con un individuo dello stesso sesso, [...] inclusi i casi di rapporti omosessuali.»
Parallelamente, in Italia, il 22 gennaio 1960 veniva presentata alla Camera dei Deputati una proposta di legge che aveva come obiettivo quello di rendere l’omosessualità un reat... continua a leggere
tag: omosessualità, repressione
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