Durante la guerra di decolonizzazione algerina, una parte della gioventù francese fu interessata dal fenomeno dell’“insoumission”: il rifiuto del servizio militare e di prendere parte a un conflitto ritenuto ingiusto. Lo storico Tramor Quemeneur stima che furono all’incirca 10 mila i giovani francesi che, con modalità diverse, si rifiutarono di prendere parte alla guerra coloniale. harmont blaine
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tag: Algeria, decolonization, decolonizzazione, insoumission, left, resistance, resistenza, sinistra
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La ricostruzione storica di grandi eventi traumatici avvenuti nel recente passato si muove sempre in un delicato equilibrio tra vissuto personale e storia collettiva, tra documenti privati e fonti istituzionali, amministrative, giudiziarie, militari etc. Entrambi gli aspetti concorrono nella definizione della ricostruzione, essendo la traccia dei molti livelli su cui si è giocato lo sviluppo degli eventi. Questo assunto è sicuramente noto a chiunque si sia approcciato allo studio della Resistenza e delle deportazioni, ancor più se la ricerca è portata avanti mediante la raccolta di testimonianze orali e memorie personali: qui gli eventi minuti, minimi, vengono spesso fusi dai e dalle testimoni con le date e i fatti del racconto ufficiale; il racconto pubblico mediato e regolato da fonti intime spesso gelosamente conservate.
In questo scenario la ricostruzione del processo attraverso cui si è costruita la memoria pubblica - e il lavoro storiografico - sul campo nazista di Bolzano e su quanto ruotava dentro e attorno ad esso si arrricchisce di caratteristiche ancor più particolari, legate alla sua geografia di confi... continua a leggere
tag: Anita, Bolzano, Franca Turra, Polizei-Durchgangslager Bozen, resistenza
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Il 25 luglio 1943 e il 25 aprile 1945 sono diventate due date simbolo nell’immaginario storico collettivo. Queste, oltre che rappresentare la caduta del regime fascista e la successiva Liberazione, diventano due momenti fondamentali nel ripercorrere la difficile esperienza giudiziaria relativa alla punizione dei crimini fascisti. All’interno di questa cornice si collocano momenti contrastanti e densi di significato politico: da un lato, l’estate del 1943, carica di aspettative a seguito della caduta del regime e caratterizzata da momenti spontanei di gioia collettiva originati dall’atto di distruzione delle effigie della passata dittatura; dall’altro lato, i giorni della liberazione, anch’essi connotati da tale esplosione di violenza unita alla esultanza per aver sconfitto la potenza occupante nazista e fascista. È proprio durante i lunghi venti mesi, il celebre spazio grigio, che separano questi due momenti topici che si devono cogliere alcuni eventi cruciali, quali la caduta delle istituzioni statali dopo l’armistizio dell’8 settembre e la nascita di un corpo giuridico parallelo come fu la Repubbli... continua a leggere
tag: collaborazionismo, Corti d’Assise Straordinarie, giustizia di transizione, guerra civile, resistenza
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