Le teorie sulla guerra rivoluzionaria non nascono durante la guerra fredda ma di questa si alimentano, anche sulla base delle esperienze dei movimenti indipendentisti africani (soprattutto la guerra d’Algeria) e dei risultati dei conflitti indocinesi e coreani.
Questa ripresa e diffusione è direttamente collegata all’idea che il comunismo internazionale guidato da Mosca, attraverso una penetrazione costante nel mondo occidentale e dopo aver preso il controllo di alcuni degli elementi di congiunzione delle società, della stampa, delle strutture di rappresentanza del mondo operaio, fosse sul punto di compiere il salto definitivo per la conquista del potere in alcuni degli stati occidentali più deboli o sensibili. Una conquista non necessariamente violenta, ma alla quale rispondere con una guerra psicologica, di propaganda, di condizionamento e di controllo aggressivo (fino all’uso della violenza) delle opinioni pubbliche che non potevano essere lasciate “sole”.
Il punto che toccheremo è la questione di come la guerra rivoluzionaria e la controinsorgenza siano giunte in Italia,... continua a leggere
tag: anni 60, anticomunismo, convegni, Italia, strategia della tensione, Suzanne Labin
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La strage di piazza della Loggia è stato un evento che ha profondamente segnato la memoria collettiva della città di Brescia a prescindere dall'orientamento politico e dall'essere stati o meno testimoni diretti dello scoppio della bomba. Un evento che per la galassia della sinistra radicale si può definire «periodizzante». Infatti, dopo l'esplosione della bomba per alcuni attivisti si avvia una profonda radicalizzazione dei toni e delle modalità di fare politica che sfocerà, in taluni casi, anche nell'utilizzo della violenza armata.
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tag: Luoghi della memoria, Monumenti, Politica della memoria, strategia della tensione
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Le 12 décembre 1969, sur la Piazza Fontana à Milan, une bombe explose à l’intérieur de la Banca Nazionale dell’Agricoltura. Le bilan est dramatique: 17 victimes et 88 blessés.
Les années 1970 ont projeté l’Italie parmi les grandes puissances économiques mondiales et contribué à transformer profondément le pays d’un point de vue social. Les exigences quant aux conditions du travail et aux droits ont augmenté. La politisation a augmenté également, grâce à une forte poussée venant du bas et que les partis et les syndicats ne contrôlent pas totalement: la composition de la base sociale a changé et comporte désormais les étudiants, les femmes, les jeunes. L’engagement politique s’exprime de moins en moins au sein des partis mais provient directement de la société: sur le lieu de travail, à l’école, à l’université, pendant le temps libre, sous l’influence des groupes musicaux. La société italienne est également une société en profonde transformation sur le plan de la morale et des mœurs: on valorise le principe de choix de l’individu et toujour... continua a leggere
tag: piazza fontana, strategia della tensione
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Avanguardia nazionale [An] rappresentò, assieme a Ordine nuovo [On], la maggiore organizzazione dell'estrema destra fra gli anni Sessanta e i primi anni Settanta. Tuttavia, non ha ricevuto alcuna particolare attenzione storiografica e quello che c’è, sostanzialmente si reduce alla memorialistica o dalla pubblicistica di parte.
Al contrario, le vicende di questa organizzazione, nell’insieme ristretta (non raggiunse mai i 10.000 aderenti, anche se va detto che erano in massima parte attivisti) sono un frammento rilevante per comprendere molti aspetti della strategia della tensione, a cominciare dal rapporto fra estrema destra e apparati di sicurezza. Uno spiraglio venne aperto già dai primi anni Ottanta con le interviste di Delle Chiaie a giornali latino americani e, poco dopo, dalla sua audizione davanti alla Commissione di Inchiesta parlamentare sul Terrorismo e le Stragi presieduta dall’onorevole Gerardo Bianco, nell’aprile 1987 (il cui verbale, però) venne segretato e tale restò sino al 1996.
Quasi nello stesso tempo, vennero le memorie di Vincenzo Vinciguerra, una figura assolut... continua a leggere
tag: avanguardia nazionale, neofascismo, strategia della tensione
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